Perché a Wing N’A Prayer?
Questa espressione si narra sia stata udita per la prima volta durante la seconda guerra mondiale in un film chiamato “The Flying Tigers” del 1942, ma la storia potrebbe essere ben più complessa. Uno dei piloti militari protagonisti della pellicola in una scena aveva perso una delle ali del suo aereo, quindi cercava di far atterrare il caccia usando l’ala rimanente e una preghiera.
Proprio come nella pellicola appena citata questo idioma descrive il portare a termine qualcosa di pericoloso e difficile, un compito al limite dell’impossibile. Una missione di difficoltà e pericolosità tale che sarebbe possibile compierla soltanto grazie all’aiuto della fortuna o qualche intervento divino.
La frase si dice invece che possa avere un’origine diversa, ben più attinente alla realtà. Si vocifera che sia stata ispirata da Hugh G. Ashcraft Jr, un pilota americano della una Fortezza Volante B-17 “The Southern Comfort”, che di ritorno da una missione sulla Germania con un aereo ridotto praticamente a brandelli disse al suo equipaggio: “Chi vuol pregare lo faccia”. Una volta rientrato alla base, quell’aereo così terribilmente danneggiato destò l’attenzione della stampa, che subito battezzò quel quadrimotore come: “L’aereo dell’equipaggio che lo ha riportato indietro con una preghiera”.
Questa storia di guerra ha probabilmente ispirato la battuta del film del 1942 “The Flying Tigers”, appena citato, con John Wayne che esclamava la sua battuta: “Sta tornando indietro con un’ala e una preghiera”.
Nel 1943 una canzone intitolata Comin’in on a Wing and a Prayer è stata scritta da Harold Adamson e Jimmy McHugh, è tutt’ora una canzone ascoltata da tanti piloti e il significato ha preso un senso più figurativo.
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Questo marchio, proprio come questa battuta si ispira al mondo dell’aviazione militare e della Nose Art. A Wing N’A Prayer è un omaggio e un tributo a tutti coloro che hanno combattuto fra le nuvole, i mari e vari angoli remoti del mondo, portando con orgoglio i loro colori, la loro personalità e talvolta lasciandoci un sorriso tramite un fumetto, uno spezzone di POP CULTURE o una bellissima pin up.
Tanti sono stati i soldati, i marinai e i piloti che oltre che a dipingere le loro grafiche sui loro mezzi personalizzavano i loro capi di abbigliamento con i simboli della loro unità, del loro carro armato, del loro aereo o della loro nave. Una infinità di storie che il nostro Brand si pone la missione di raccontare facendole indossare e rivivere.